La storia

La Repubblica del Commonwealth della Dominica è una nazione insulare situata nei Caraibi orientali, tra la Guadalupa e la Martinica. Caratterizzata da una geografia montuosa e una ricca biodiversità, l’isola è conosciuta per le sue foreste pluviali, sorgenti termali e un ambiente naturale pressoché incontaminato.

Prima dell’arrivo degli europei, la Dominica era abitata dagli indigeni Arawak, che in seguito furono soppiantati dai Caribi, un popolo noto per la sua abilità nella navigazione e la resistenza contro le invasioni straniere. Il 3 novembre 1493, Cristoforo Colombo avvistò l’isola durante il suo secondo viaggio nelle Americhe e la battezzò “Dominica” in riferimento al giorno della settimana in cui fu scoperta, la domenica. Tuttavia, a causa della forte resistenza dei Caribi e della natura montuosa dell’isola, gli europei tardarono a stabilire insediamenti permanenti.

Nel corso del XVII e XVIII secolo, sia la Francia che la Gran Bretagna cercarono di ottenere il controllo dell’isola. I francesi furono i primi a stabilire insediamenti significativi, introducendo l’agricoltura di piantagione basata sul lavoro forzato degli africani ridotti in schiavitù. Tuttavia, con il Trattato di Parigi del 1763, la Dominica fu ufficialmente ceduta alla Gran Bretagna, che ne fece una colonia. Nonostante il dominio britannico, la cultura francese lasciò un’impronta significativa, ancora oggi evidente nei cognomi degli abitanti e nei dialetti locali.

Nel 1805, dopo un breve periodo di riconquista francese, la Gran Bretagna riprese definitivamente il controllo dell’isola. Durante il XIX secolo, la Dominica divenne una delle poche colonie britanniche ad avere un’assemblea legislativa dominata da afro-discendenti, un evento significativo nella storia della rappresentanza politica delle popolazioni nere nei Caraibi.

Nel XX secolo, la Dominica, come molte altre colonie britanniche, iniziò un processo di autonomia politica. Nel 1958, entrò a far parte della Federazione delle Indie Occidentali, un tentativo britannico di unire diverse isole caraibiche sotto un’unica amministrazione, ma il progetto fallì nel 1962. Nel 1967, la Dominica ottenne lo status di Stato Associato, con maggiore autonomia pur rimanendo sotto la sovranità britannica.

Il 3 novembre 1978, la Dominica dichiarò ufficialmente la propria indipendenza dal Regno Unito, diventando una repubblica parlamentare all’interno del Commonwealth delle Nazioni. Il primo capo di Stato fu il Presidente Sir Louis Cools-Lartigue, mentre il primo ministro fu Patrick John.

Dopo l’indipendenza, il paese ha affrontato diverse sfide, tra cui crisi politiche, disastri naturali come gli uragani e difficoltà economiche. Tuttavia, grazie a una crescente attenzione al turismo ecologico, alla conservazione ambientale e a politiche di sviluppo sostenibile, la Dominica si è guadagnata il soprannome di “Isola della Longevità”. Oggi è riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno nella tutela dell’ambiente e per le sue bellezze naturali uniche, che la rendono una destinazione ambita per il turismo responsabile.